sabato 8 settembre 2007

ROSSO DRAMMA

clicca sull'immagine per ingrandirla

Ben trovati, cari amici; ben trovati.

Archiviati ormai fra i ricordi, i colori di un’altra bruciante estate, siamo qui, tornati in uniforme,
tornati fra il cemento, per regalarvi - con il patrocinio del Comune di Melzo - una nuova
rassegna cinematografica con decorrenza settimanale ( così come era già stato in primavera per la nostra precedente rassegna: “Una certa tendenza del cinema Italiano”).

Con l’approssimarsi della stagione autunnale, tornano quindi a far capolino c/o il Palazzo Trivulzio le proiezioni serali del circolo cinematografico Q Cinema. Forti della precedente esperienza maturata, con l’ausilio di qualche nuovo accorgimento in più, e dei preziosi consigli giuntici dai nostri affiliati, siamo quindi lieti di sottoporre alla vostra attenzione una nuova mirabolante saga del cinema mondiale: ROSSO DRAMMA.

Apparteniamo a una comunità mediatica in cui anche i più intimi dettagli dei più terribili delitti sono descritti minuziosamente e i loro protagonisti sono posti costantemente al centro dell’attenzione, “rappresentati” in sterili e rassicuranti pacchetti televisivi e ripetutamente strumentalizzati e sfruttati per incrementare vendite e profitti di qualsiasi bene o servizio pubblicizzabile.

QCinema ha voluto dedicare una rassegna cinematografica (ROSSO DRAMMA) alla rappresentazione che della violenza ha dato un altro medium di massa (il primo), e la più democratica tra le forme d’arte: il cinema.

La nostra proposta è una rassegna di cinque film di cinque registi di cinque di diverse nazionalità (tiè!),che coprono un sessantennio di storia e di storia del cinema, ognuno appartenente a un decennio differente e che propongono cinque eterogenee chiavi di lettura dell’elemento violenza in essi rappresentato (più il bonus film, l’immancabile “Arancia Meccanica”).

Di seguito la programmazione:

  • Mercoledì 19 settembre 2007 h. 21.15

“Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick

  • Mercoledì 26 settembre 2007 h. 21.15

- "Mr Vendetta" di Park Chan-wook - Corea 2002

  • Mercoledì 3 ottobre 2007 h. 21.15

- "L’odio" di Mathieu Kassovitz- Francia 1995

  • Mercoledì 21 novembre 2007 h. 21.15

"Violent Cop" di Takeshi Kitano - Giappone 1989

  • Mercoledì 28 novembre 2007 h. 21.15

"Cani arrabbiati" di Mario Bava - Italia 1974

  • Mercoledì 5 dicembre 2007 h. 21.15
"I figli della violenza" di Luis Bunuel - Messico 1950

q_cinema@yahoo.it
myspace.com/q_cinema


I FIGLI DELLA VIOLENZA

di Luis Bunuel - Messico 1950
.
MERCOLEDI' 5 DICEMBRE h 21.15 - PALAZZO TRIVULZIO - MELZO
.
Vita misera, imprese criminali e morte di alcuni ragazzi in un quartiere povero di Città del Messico. 3° film messicano di L. Buñuel e quello che, presentato e premiato a Cannes nel 1951, rilanciò la sua fama in Europa. Fu definito dal suo autore " film di lotta sociale”.
.

.
A questo crudele e malinconico “poema d'amore sulla mancanza d'amore” (Mino Argentieri) il francese Jacques Prévert dedicò questi versi: “Los olvidados/ragazzi affettuosi e male amati/assassini adolescenti/assassinati...” “... un'opera precisa come un meccanismo, allucinante come un sogno, implacabile come la marcia silenziosa della lava” (Octavio Paz). Fotografia di G. Figueroa.
(il Morandini)

guarda una scena del film:

ARANCIA MECCANICA

MERCOLEDI' 19 SETTEMBRE h 21.15 - PALAZZO TRIVULZIO - MELZO
.
Dal romanzo (1962) A Clockwork Orange di Anthony Burgess: in una Inghilterra di un non molto lontano futuro Alex e i suoi Drughi si dedicano di notte allo sport dell'ultraviolenza, arrestato per omicidio e stupro, Alex è sottoposto a un lavaggio del cervello che lo rende inoffensivo, ma quando esce si trova in un mondo più violento di quel che era ai suoi tempi.
.

.
Dei 3 film di Kubrick che si possono considerare fantascientifici è il più violento e quello in cui parla più del presente, appena caricato di connotazioni future. Come gli altri due, è una favola filosofica che illustra con geniale lucidità il suo discorso sulla violenza e sul rapporto tra istinto e società anche se nemmeno lui, pur nel suo palese sforzo di stilizzazione grottesca, si è sottratto ai rischi che si corrono al cinema nell'illustrazione della violenza. Geniale l'uso della sinfonia rossiniana della Gazza ladra (1817), arrangiata da Walter Carlos e Tachel Elkind. La voce di Alex (M. McDowell) è di Adalberto Maria Merli.

guarda una scena del film:.

MR. VENDETTA

di Park Chan-wook - Corea 2002
.
MERCOLEDI' 26 SETTEMBRE h 21.15 - PALAZZO TRIVULZIO - MELZO
.

Presentano il film Mauro Resmini e Matteo Tarantino.
.
Probabilmente è vero ciò che si dice riguardo all’attuale assuefazione alla violenza. Che sia verbale, fisica o psicologica, la sua percezione oggi è caratterizzata da un livello di tolleranza molto maggiore anche solo rispetto a dieci anni fa.
Un film come Boksuneun naui geot (Sympathy for Mr. Vengeance), del 2002 ti fa riscoprire, distogliendo lo sguardo dalle cruente vicende che rappresenta, quella dimensione morale che ogni rappresentazione della violenza dovrebbe sottintendere. Non siamo dalle parti dell’indagine imparziale che se ne lava le mani: invece, il secondo film di Park (primo della cosiddetta "trilogia della vendetta", portata avanti con il Old Boy e conclusa da Lady Vendetta si sporca intrufolandosi fin nelle profondità delle psicologie e dei gesti dei suoi personaggi.
.

.
Ryu è uno squattrinato operaio sordomuto che per cercare di salvare la sorella si fa asportare un rene da alcuni spregevoli trafficanti d’organi. Il suo organo è incompatibile con quello malfunzionante della ragazza, ma i trafficanti gli hanno promesso di trovargliene uno buono in cambio del suo e di una montagna di soldi. Ryu si fida, ma i figuri lo tagliuzzano, portandosi via il suo rene e i suoi soldi e scomparendo dalla circolazione. All’operaio non resta molta scelta per salvare la sorella, e decide di rapire la figlioletta del suo ex capo, Park, per tentare poi il trapianto regolare. Ma quando la bambina muore per un incidente, si innesca una catena di violenza inaudita.
(cinemavvenire.it)

guarda una scena:


L'ODIO

di Mathieu Kassovitz- Francia 1995
.
Presenta il film Marco Cruccu.

MERCOLEDI' 3 OTTOBRE h 21.15 - PALAZZO TRIVULZIO - MELZO

In un quartiere periferico parigino (i francesi li chiamano le cité), scoppia il vento della rivolta dopo il pestaggio del sedicenne Abel da parte della polizia. I giovani della banlieu scendono in strada e si battono tutta la notte con gli agenti. Tra loro ci sono tre amici: l'ebreo Vinz, il maghrebino Said e il nero Hubert, un trio di sfigati, disoccupati, arrabbiati e senza futuro.
.

.
La giornata balorda dei tre giovani disperati ha inizio quando Vinz, che ha trovato una pistola d'ordinanza persa da uno sbirro durante gli scontri, decide di usarla. Diretto da Matthieu Kassovitz, un venticinquenne di talento, in un bianco e nero splendido, e parlato con un dialetto non facile da tradurre, L'odio è un film durissimo che ha totalizzato milioni di spettatori in Francia, ottenendo anche il premio per la miglior regia a Cannes nel 1994.

guarda il trailer:

VIOLENT COP

di Takeshi Kitano - Giappone 1989
.
MERCOLEDI' 21 NOVEMBRE h 21.15 - PALAZZO TRIVULZIO - MELZO
.
Giappone. Tokyo. Una banda di giovani balordi aggredisce un vecchio barbone. Il commissario Azuma, che ha assistito a quanto accaduto, si presenta a casa di uno degli aggressori e dopo averlo picchiato lo costringe a presentarsi il giorno dopo in questura. È la prima sequenza, quella che descrive il personaggio del commissario: ligio alla morale della polizia, duro, senza mezzi termini, il commissario Azuma incarna perfettamente il rispetto del codice. Uno squilibrato killer al soldo di un ricco trafficante di droga della città, incomincia però a mietere vittime. Le indagini della questura portano a mettere in luce particolari collegamenti tra la squadra della narcotici ed il gruppo criminale. Con l’intensificarsi delle indagini aumenta anche il numero delle vittime. Lo spietato killer decide allora di risolvere la questione personalmente, soprattutto dopo che il suo capo è stato accusato direttamente dal commissario Azuma. Il killer fa sequestrare la sorella di questo, donna sola e con problemi psicologici. Azuma, che intanto è stato cacciato dal dipartimento, decide di vendicarsi da solo. Prima uccide il capo della banda criminale ed infine lo stesso killer...
.

.cinema ercadia melzo cinema arcadia
Particolarmente efficace il sovrabbondante uso del sangue. Sorprendente la primissima inquadratura, il mezzo busto del vecchio barbone che sembra uno stop motion, e che non è, ed il suo sorriso mancante. “Attenzione, quest’uomo è pericoloso” è il significato del titolo originale (Mereghetti – Dizionario dei film 2000).

guarda il trailer:

CANI ARRABBIATI

di Mario Bava - Italia 1974

MERCOLEDI' 28 NVEMBRE h 21.15 - PALAZZO TRIVULZIO - MELZO
.
Claustrofobico incubo on-the-road, questo titolo segna una decisa virata verso il realismo da parte del più osannato tra i maestri dell'horror italiano: Mario Bava. Poco nota in patria perchè edita due decenni dopo la realizzazione, l'opera si presenta come un concentrato di cruda violenza, colpi di scena e feroce bastardaggine: cocktail votato all'intrattenimento in grado di fare cassa all'epoca quanto di ispirare i massimi esponenti del prolifico filone/carrozzone del pulp moderno. Inutile quanto imbarazzante sottolineare le assonanze tra "Rabid Dogs" (questo il titolo inglese) e "Reservoir Dogs" (Le Iene) di Tarantino, che si può considerare a ben donde un ispirato ed ironico remake del film di Bava.
.

.
Quattro delinquenti rapinano una banca ma qualcosa va storto, la polizia interviene e uno di loro viene ucciso. I tre rimasti riescono in qualche modo a fuggire in auto con il bottino ed a prendere in ostaggio un uomo, un bambino ed una donna. I membri della banda si chiamano tra loro con dei soprannomi: "il dottore" è il cervello del gruppo mentre "bisturi", esperto di lame, e "32", concorrente diretto del mitico John Holmes in quanto a centimetraggio, sono sgherri da bassa macelleria.
Rabid Dogs è duro da digerire, volgare al limite del sopportabile, sporco e sudato come i protagonisti, cani rabbiosi e famelici. Il titolo, affondando le mani nell'improponibile, offre un intrattenimento malsano ma efficace, scandito da ritmi e sequenze care al cinema di Bava, che non si smentisce nell'esprimersi senza inibizioni di sorta. Sprezzante, disturbante, a tratti insostenibile ritratto dei baratri più profondi della basezza umana, ma anche capolavoro del thrilling di genere.
(mymovies.it)

guarda il trailer:

prezzi

Biglietto: 3,5 euro
Abbonamento a sei proiezioni: 18 euro.

QCinema è un circolo senza fini di lucro, è perciò necessario, per poter assistere alle proiezioni, essere tesserati; il costo della tessera (valida per tutto l'anno corrente) è di 1,5 euro e viene rilasciata al momento dell'acquisto dei biglietti.

dove siamo

Tutte le proiezione iniziano alle h 21.00

PALAZZO TRIVULZIO
VIA DANTE, 2
MELZO (MI)
.
.

.