sabato 8 settembre 2007

MR. VENDETTA

di Park Chan-wook - Corea 2002
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MERCOLEDI' 26 SETTEMBRE h 21.15 - PALAZZO TRIVULZIO - MELZO
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Presentano il film Mauro Resmini e Matteo Tarantino.
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Probabilmente è vero ciò che si dice riguardo all’attuale assuefazione alla violenza. Che sia verbale, fisica o psicologica, la sua percezione oggi è caratterizzata da un livello di tolleranza molto maggiore anche solo rispetto a dieci anni fa.
Un film come Boksuneun naui geot (Sympathy for Mr. Vengeance), del 2002 ti fa riscoprire, distogliendo lo sguardo dalle cruente vicende che rappresenta, quella dimensione morale che ogni rappresentazione della violenza dovrebbe sottintendere. Non siamo dalle parti dell’indagine imparziale che se ne lava le mani: invece, il secondo film di Park (primo della cosiddetta "trilogia della vendetta", portata avanti con il Old Boy e conclusa da Lady Vendetta si sporca intrufolandosi fin nelle profondità delle psicologie e dei gesti dei suoi personaggi.
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Ryu è uno squattrinato operaio sordomuto che per cercare di salvare la sorella si fa asportare un rene da alcuni spregevoli trafficanti d’organi. Il suo organo è incompatibile con quello malfunzionante della ragazza, ma i trafficanti gli hanno promesso di trovargliene uno buono in cambio del suo e di una montagna di soldi. Ryu si fida, ma i figuri lo tagliuzzano, portandosi via il suo rene e i suoi soldi e scomparendo dalla circolazione. All’operaio non resta molta scelta per salvare la sorella, e decide di rapire la figlioletta del suo ex capo, Park, per tentare poi il trapianto regolare. Ma quando la bambina muore per un incidente, si innesca una catena di violenza inaudita.
(cinemavvenire.it)

guarda una scena: